STAI VALUTANDO L’EPILAZIONE LASER?

È vero, sono anni di laissez-faire e di inclusività, e chi volesse mostrarsi in pubblico con gambe e ascelle pelose e libero di farlo e non c’è alcun tipo di problema (vero Rihanna e Paris Jackson?!). Tuttavia, per quante di voi desiderino ancora sfoggiare una pelle perfettamente liscia e senza peli, la questione resta la stessa: come eliminarli? Ma anche: come evitare la ricrescita in tempo zero? Come ridurre i peli incarniti? Come evitare il rischio di follicolite e sfoghi rossastri? A rispondere in maniera netta a questi (e molti) altri quesiti a tema peli superflui è un recente articolo apparso sul magazine britannico Metro, il cui titolo dice più o meno tutto: “Sbarazzati della ceretta e butta il rasoio. Del perché l’epilazione laser è la soluzione per tutte”. Vero o falso? Abbiamo chiesto l’opinione del medico estetico e chirurgo Carlo Borriello, che da anni propone alle sue clienti a Milano e Lucca l’epilazione laser. Ecco quello che ci ha spiegato. Il metodo dell’epilazione laser spiegato nel dettaglio Vogliamo parlare di quanto sia noiosa e senza fine la routine femminile per eliminare i peli superflui? Una strada da incubo senza via di uscita, a meno che non si consideri l’epilazione laser. Come sottolinea l’esperto, “con il termine d’uso comune laser ci si riferisce a una speciale luce che, opportunamente modulata nelle sue diverse lunghezze d’onda, va a colpire un bersaglio, secondo il fenomeno chiamato fototermolisi selettiva. Nel caso dell’epilazione, il bersaglio è costituito dalla melanina contenuta nel bulbo pilifero. Nel corso degli anni, questa luce si è evoluta in maniera esponenziale, diventando sempre più selettiva, potente e precisa”. C’è laser e laser: diffidate dei pacchetti low cost Attenzione agli specchietti per allodole.Ancora troppo spesso i centri di epilazione propongono pacchetti laser di 10-12, addirittura 14 sedute, con prezzi irrisori e, in parallelo, un numero esagerato di appuntamenti”. Perché diffidare? “È molto semplice”, commenta l’esperto. “Una buona apparecchiatura laser, aggiornata dal punto di vista tecnologico, garantisce un risultato ottimale, ossia la riduzione fino all’80% dei peli superflui, lasciando solo uno strato leggerissimo di peluria bionda, in un massimo di 6-8 sedute, effettuate a distanza di circa 6 settimane l’una dall’altra. Chi propone tante sedute a costi stracciati ha in possesso un macchinario laser obsoleto, con il rischio di un risultato a metà”. Le condizioni ideali per la riuscita dell’epilazione laser “Gli apparecchi laser di ultima generazione garantiscono una buona riuscita di attacco al bersaglio, che – come abbiamo visto – è rappresentato dal bulbo pilifero, in ogni stagione dell’anno, estate inclusa. Ciò detto, resta vero che i mesi ideali per dedicarsi all’epilazione laser sono quelli di autunno e inverno, quando la pelle è più chiara, a contrasto con il pelo scuro e non schiarito dai raggi del sole. Inoltre, diffidate da chi vi assicura di poter eliminare peli il cui bulbo è biondo: l’epilazione laser, allo stato attuale della scienza, riesce solo se il bulbo pilifero è nero o, tutt’al più, castano chiaro. Considerate che in una singola seduta, un ottimo laser moderno riesce ad abbattere circa il 30% dei peli superflui. In 6 appuntamenti, dunque, potreste portare a casa l’ambito obiettivo di una pelle hair free, fatto salvo per una leggerissima peluria bionda, come quella dei bebé”. Ne vale la pena, no?

Ammettiamolo, convivere con i peli non è affatto semplice, soprattutto per noi donne mediterranee!

Già dopo i 13/14 anni, la vita di una ragazza è segnata per sempre da lui, il pelo.

Vogliamo poi parlare della complessa scelta dei sistemi di depilazione? Meglio non soffrire, o sopportare una mezz’ora di dolore per poi stare tranquille almeno per due settimane?

Sì, perché le opzioni sono due: o depilarsi con il rasoio e ritrovarsi dei giganteschi tronchi dopo due giorni, oppure soffrire in silenzio con la ceretta, che estirpa il bulbo e garantisce dei tempi di ricrescita più lunghi.

In realtà la soluzione più conveniente è l’epilazione permanente con laser a diodo, un investimento che viene ripagato con la pace dei sensi: niente più problemi di peli!

Vediamo come funziona in questa guida.

Laser a diodo: come funziona?

Lo strumento si caratterizza per la presenza di un manipolo che, durante il funzionamento, genera una serie di emissioni luminose (chiamate “spot”) che vanno ad abbattere la papilla germinativa del pelo, ovvero il mezzo tramite il quale viene fornito il nutrimento.

Naturalmente, la complessità del lavoro è determinata dal fatto che occorre padroneggiare perfettamente lo strumento ed il suo settaggio: nel computer della macchina bisogna infatti inserire correttamente i parametri della cliente in quanto a tipologia di pelo (grosso, sottile, folto) e tipologia di carnagione (fototipo), non solo durante la prima seduta, ma durante tutto il corso del programma.

Laser a diodo o luce pulsata?

Non c’è una scelta migliore o peggiore per via di risultati. Entrambi i sistemi di trattamento garantiscono soluzioni efficaci e permanenti, ma nel caso del laser a diodo, abbiamo la possibilità di dimezzare i tempi in cabina, effettuando un lavoro più veloce.

Ricordatevi sempre, che a fare la differenza sono due elementi: la tecnologia, ed il metodo. Quando entrambi i valori sono presenti, non è così determinate la scelta fra un’opzione o l’altra.

Quanto dura il programma e che risultati da?

Il metodo di lavoro che utilizzo nel mio centro estetico segue l’anatomia del ciclo di vita del pelo e pertanto dura all’incirca 15 sedute. Al termine del programma, viene garantita l’eliminazione dell’80% dei peli presenti nella zona trattata. 

Laser a diodo e problemi ormonali

Chi soffre di problemi ormonali ed è affetto da irsutismo, ovvero una presenza di peli molto più importante rispetto al normale, potrebbe trovare grande beneficio nel trattamento di epilazione permanente.

Spesso, sono direttamente i medici stessi a consigliare questo genere di percorso per tenere sotto controllo l’eccessiva peluria ed il conseguente disagio psicologico.

Il margine di successo è positivo, anche se non esattamente come se non ci fossero problemi, in questo caso, il mio consiglio è quello di una cooperazione tra ginecologo/endocrinologo ed estetista.

Laser a diodo che sembra non funzionare

In alcune situazioni si possono verificare dei rallentamenti o dei veri e propri blocchi dei risultati, da imputare a 3 possibili cause.

  • Il manipolo non è stato rigenerato è l’apparecchiatura non funziona come dovrebbe: dopo un certo periodo di utilizzo, il manipolo deve essere rigenerato, ma l’estetista potrebbe decidere di rimandare il più possibile la manutenzione (per questione di costi) e sottoporvi a delle sedute inutili;
  • Le tempistiche troppo lunghe: almeno per le prime 4-5 sedute, occorre fissare gli appuntamenti ogni 30-40 giorni massimo. Se l’estetista lascia passare troppo tempo tra una seduta e l’altra ( più di 40 giorni), il laser non riuscirà a fare il suo dovere;
  • La ceretta è vietata: la ceretta elimina il bulbo e non permette al laser di agire correttamente. L’unico trattamento concesso, è la rasatura o l’accorciatura fatta direttamente in istituto dall’operatrice.

Costo molto basso o poche sedute

Ogni zona ha dei prezzi di mercato differenti, ma attenzione a listini fin troppo economici! Il rischio è di ottenere solo un rallentamento nella crescita dei peli.

Ci sono controindicazioni? 

E’ un trattamento che va preferibilmente sospeso nel periodo estivo, non ha particolari controindicazioni o avvertenze da segnalare, se non il buono stato di salute generale della persona. L’estetista deve essere messa al corrente sull’eventuale utilizzo di farmaci assunti durante il protocollo, poiché potrebbero risultare fotosensibilizzanti e macchiare la cute. 

A presto